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E90 Viale Regione Siciliana (carreggiate centrali), interconnessione tra l’autostrada A29 Palermo Nord-Mazara e A20 Messina-Palermo

Nota come Viale Regione Siciliana, quest’arteria, che attraversa il centro urbano della città, rappresenta l’unica via di comunicazione diretta tra la A29 Palermo-Trapani e la A19 Catania-Palermo con infine la A20 Messina-Palermo. È gestita dal Comune di Palermo. È lunga 11 km, dall’uscita Porto-Giafar all’uscita Francia subito dopo lo svincolo Belgio. I tratti Sferracavallo-Francia (A29) e Giafar-Villabate (A19) sono gestiti in parte anche dall’ANAS ente nazionale autostradale che gestisce anche la A3 Salerno-Reggio Calabria, situata dopo la A20 in direzione Messina/Villa San Giovanni. È caratterizzata da due carreggiate con due corsie per senso di marcia più le corsie d’emergenza/sosta. La tangenziale è affiancata lungo il suo intero percorso da due corsie laterali (la circonvallazione urbana). Questo tracciato percorre tutta la rete cittadina e almeno finora è l’unico snodo per tre autostrade in una sorta di autostrada urbana. La morfologia è tipica di un’autostrada, con alcune indicazioni. E’ presente un’area di servizio del tipo Autogrill gestita da ENI subito dopo lo svincolo Bonagia sia in direzione Mazara dal Dicembre 2019 sia in direzione Catania dal 2009, inoltre sono sparsi qua e la dei benzinai con servizio ristoro raggiungibili uscendo dall’arteria e percorrendo brevi tratti di circonvallazione, ossia le corsie laterali parallele alla tangenziale tecnica. Come in ogni altra arteria autostradale quì le biciclette, i motocicli al di sotto dei 150cc ed i pedoni non possono percorrerla come dimostrano dei cartelli di Divieto di Transito per tali mezzi pre-posti su ogni svincolo.

Costruita negli anni 50 all’esterno della città ben presto venne raggiunta e superata dalla stessa diventando presto più una strada urbana come la circonvallazione laterale, perdendo le caratteristiche di una vera e propria tangenziale. Alla fine degli anni 70 avvenne la prima grossa modifica, aumentarono le corsie e le carreggiate, alla fine le corsie centrali divennero una sorta di tangenziale cittadina, con spartitraffico, due corsie per senso per marcia e corsie d’emergenza. Lateralmente vennero create ulteriori carreggiate ben separate dalle corsie centrali. Negli anni ottanta l’allora giunta comunale varò un programma per la riqualificazione della circonvallazione con la creazione di una seconda arteria sopraelevata che raddoppiasse quella precedente. I primi lavori per tale opera cominciarono alla fine degli anni 80 con la costruzione di alcuni passaggi sopraelevati e con la base dei pilastri per l’arteria vera e propria. I lavori non furono mai portati avanti e ancora adesso sono presenti i pilastri al centro dell’arteria. Dopo il fallimento della sopraelevazione la giunta comunale varò un nuovo piano per il miglioramento della circolazione, infatti all’inizio degli anni 90 la strada, divenuta ormai strada urbana, era disseminata di semafori ed incroci a raso. Furono creati così i sottopassaggi pedonali e stradali. Questo lento processo di interramento delle corsie centrali continua ancora oggi, attualmente non esistono più incroci a raso perchè l’incrocio di Via Perpignano, l’ultimo della lunghissima serie è stato chiuso il 18 Novembre 2010. Sono ancora presenti tuttavia alcuni attraversamenti pedonali controllati da semaforo a chiamata in un breve tratta che va dall’ex-incrocio di Via Perpignano all’attraversamento a raso di Piazza Giotto/Via Bernini, nell’attesa che l’AMAT realizzi le passerelle pedonali sopraelevate per consentire l’attraversamento in tutta sicurezza della tangenziale. Una volta aperte le passerelle ai pedoni urge lo spegnimento dei semafori più vicini ai ponti. E’ anche prevista a lungo termine la costruzione di una nuova tangenziale a pedaggio, esterna, gestita da privati e soprattutto più sicura e completamente percorribile da autostrada ad autostrada.

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